Project Description

Luigi Bazzani (Bologna, 1836 – Roma, 1927), Neve sul Campidoglio

Olio su tela di cm 56 x 44 firmato (Luigi Bazzani) e situato (Roma) in basso a destra.

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Esposizioni

  • Monaco di Baviera, Glaspalast, Esposizione Internazionale, 1894

Architetto, pittore e scenografo, Luigi Bazzani avvia il suo apprendistato nell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, dove risulta presente dal 1851 al 1857. Negli anni Sessanta, Bazzani è impegnato nella realizzazione delle scene del Rigoletto di Giuseppe Verdi presso il Teatro di San Giovanni in Persiceto in cui collabora con Tito Azzolini e Luigi Busi. In occasione dell’Esposizione Triennale di Bologna del 1867, ottiene, per la prospettiva, una menzione con un quadro raffigurante “L’Ingresso della chiesa di S. Cosimato a Roma”. Nella Certosa di Bologna progetta nel Chiostro VII l’edicola Ceccarini, ricordata nella guida Ricci – Zucchini di Bologna: l’edicola non è più in Certosa in quanto nel 1915 viene smontata e portata nel Cimitero Acattolico di Roma. Oggi al suo posto si ammira il grandioso monumento Gioanetti di Pasquale Rizzoli.

Luigi Bazzani

Trasferitosi a Roma per proseguire la sua attività scenografica, Bazzani ha modo di entrare in contatto con Cesare Maccari, con cui collabora alle decorazioni di Palazzo Madama. Negli anni successivi si dedica alla pittura di paesaggio, per cui ottiene titoli onorifici da diverse accademie italiane e diversi acquisti dalla Casa Reale. Tra i suoi allievi bolognesi vi è Tito Azzolini. Presso l’Archivio di Stato di Terni si conserva un fondo documentario a suo nome, mentre la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ed il Museo Archeologico Nazionale di Napoli conservano diverse opere ed acquerelli che riproducono gli affreschi delle rovine di Pompei. Il catalogo delle sue opere si può sostanzialmente dividere in due grandi categorie: la prima è relativa alla documentazione puntuale e scientifica delle rovine di Pompei; la seconda comprende vedute contemporanee all’artista o scene di vita ambientate nei luoghi più suggestivi di Roma. Proprio a questa seconda categoria appartiene il dipinto qui presentato che ritrae il Campidoglio innevato: in particolare lo scorcio ritrae i profili delle monumentali statue dei Dioscuri, i gemelli Castore e Polluce che vennero poste alla sommità della Cordonata Capitolina nel 1584. Rinvenute nel 1560, durante i lavori all’interno del Ghetto, dovevano far parte di un tempio ad essi dedicato, individuato nell’area del Circo Flaminio. Si tratta sicuramente di copie di età romana di originali greci del V secolo a.C., notevolmente restaurate come è dimostrato dalla testa della statua di sinistra che è moderna.