Project Description

Antonio Senape (Roma 1788 – Napoli dopo il 1842), Interno del Tempio di Serapide a Pozzuoli

Disegno a china su carta di cm 28 x 65.

INFO: per avere maggiori informazioni

La figura di Antonio Senape si inserisce tra i più prolifici vedutisti italiani della prima metà dell’Ottocento. Alla notevole quantità di disegni prodotti dall’artista fa tuttavia riscontro la quasi totale mancanza di informazioni sulla vita: la sua attività non è citata nei repertori biografici e risulta assente anche nei vari studi di pittura di paesaggio dell’800. La data di nascita, il 1788, si ricava da un documento datato 1815, recentemente ritrovato, nel quale Senape stesso dichiara di essere ventisettenne e di abitare a Roma. Che sia vissuto fin quasi alla metà del XIX secolo è documentato dalle sue numerose vedute che descrivono edifici realizzati in quel periodo. In una delle raffigurazioni del maestro incentrate sul golfo di Napoli, infatti, è illustrata la ferrovia Napoli-Portici che fu effettivamente inaugurata nel 1839. Risale al 1988 uno dei primi studi approfonditi sul Senape, dedicatogli in occasione di una mostra tenutasi a Roma.

In concomitanza di un’altra esposizione organizzata a Napoli alla fine del 2006 e dedicata ai Campi Flegrei, sono stati pubblicati ulteriori aggiornamenti sulla personalità di questo interessante e tuttavia sfuggente protagonista del vedutismo ottocentesco. Un aiuto per ricostruire alcuni passaggi della vita del pittore è dato proprio dalle numerosissime iscrizioni che egli era solito apporre nei suoi disegni, scritte che indicano il luogo raffigurato, il suo nome completo, l’indirizzo dell’abitazione e qualche volta la data precisa di esecuzione. Questa pratica, in realtà, sembra essere stata molto in voga tra gli autori di gouache a lui contemporanei e finalizzata alla vendita diretta delle opere grafiche.

Antonio Senape

È sempre Senape a informarci sulla sua attività di restauratore e soprattutto di insegnante di “disegno con la penna”, come si ricava da una frase rilevata all’interno di uno dei suoi album. Probabilmente gli allievi erano turisti dilettanti che ammiravano i paesaggi locali disegnati dall’artista, che verosimilmente praticava l’insegnamento come attività secondaria, impegnato prevalentemente come vedutista su commissione. Romano di nascita e napoletano d’adozione, infatti, Senape eseguì vedute di una straordinaria quantità di città e località italiane, come dimostrano le tre vedute presentate in questa sede, dedicate a Amalfi, Marina di Vietri e all’antico Tempio di Serapide di Pozzuoli, opere che si segnalano per la loro acribia topografica coniugata con un gusto aneddotico che alleggerisce le vedute, realizzate con morbidi passaggi chiaroscurali e cromatici.