Project Description

Antonio Ermolao Paoletti ( Venezia 1834 – 1912 ), Bagno in laguna

Tecnica mista su carta di cm 22 x 33, firmato “Antonio Paoletti fu Giovanni” e locato ( Venezia ) in basso a sinistra.

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Ereditato il talento e l’amore nei confronti delle belle arti dal padre, Ermolao Paoletti – noto scrittore e attento studioso, oltre che discreto pittore, incisore e professore della prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Venezia – Antonio Ermolao Paoletti ama ritrarre le attività commerciali della città lagunare, con scene caratterizzate dall’assidua presenza di fanciulli. Soggetti aneddotici – “La pesca”, “La romanza”, esposti a Trieste nel 1870; “Infilatrice di perle”, Trieste, Museo Revoltella -, scorci veneziani e scene popolari: in questo ambito rientra la ricerca artistica del Paoletti, considerato uno dei più brillanti pittori macchiaioli veneziani.

Formatosi all’accademia di belle arti di Venezia – sotto l’ala del celebre Pompeo Marino Molmenti, insegnante presso l’istituto e fra i più grandi pittori italiani del XVIII secolo, oltre che suo grande mentore – insieme allo scultore Antonio Dal Zotto e il pittore Edgard Chahine, Antonio Ermolao Paoletti iniziò a dare il via ad una produzione artistica notevole, estremamente ricca, fortunata e prolifica, realizzando numerosi quadri, tele, affreschi – fra i quali spicca la pala dell’altar maggiore della parrocchia di Melara, eseguita nel 1863, nella quale sono raffigurati Sant’Antonio, San Materno e la Madonna del Rosario col bambino – e dipinti, ottenendo una certa fama nel panorama artistico veneziano, tanto da prendere parte ad alcune importanti fiere e manifestazioni artistiche del Belpaese, recandosi, peraltro, a Milano ed a Torino, e consacrandosi come uno dei più capaci pittori italiani di genere dell’epoca. Particolarmente preciso e dettagliato, si dedicò, con lieve semplicità ed attenzione ai particolari, ad una rappresentazione dei momenti spensierati che connotavano la quotidianità del ceto popolare residente in laguna.

 

Proprio un momento di spensierata gaiezza è il protagonista di questo disegno che documenta una consuetudine delle popolane veneziane della seconda metà dell’Ottocento: il bagno dei piccoli nel canale, rappresentato in quattro momenti diversi che, ordinati in sequenza, illustrano tutte le fasi dell’operazione condotta con premurosa cura materna: il gusto aneddotico trionfa in questa simpatica rappresentazione realizzata con lumeggiature di biacca su un disegno acquerellato in colore seppia.