PROLA Guido, pittore (Roma 1885 – 1985). Frequenta l’Accademia Raffaello Sanzio, sotto la guida degli acquerellisti Augusto e Roberto Bompiani e poi segue con profitto l’Accademia del Nudo.
Carattere schivo e noncurante delle apparizioni pubbliche partecipa raramente alle esposizioni ufficiali. Stupisce di conseguenza la sua partecipazione alla III Biennale Romana con bel cinque opere (Autoritratto, Solitudine, Gregge ed i ritratti dei due genitori), elogiate da Arturo Lancellotti per “una finezza che…è molto signorile per gustosità di accordi cromatici e per effetti delicati di trine”.
Adotta una tecnica di dipinti monocromi dove – come ben puntualizza il critico Piero Scarpa – “non si avverte l’assenza totale del colore, poiché i valori del chiaroscuro sono mirabilmente calcolati” quasi come in un obbiettivo fotografico.
Nel 1936 partecipa con un ritratto all’Esposizione di Brighton. Intanto nel 1935 ad Articoli Corrado, ove trascorrerà innumerevoli estati, scopre la pittura di paesaggio che tratta, questa volta a colore, con la stessa misura e sensibilità dei ritratti.

Biografia a cura di Maurizio Berri