ORTOLANI Enrico, pittore e decoratore (Roma 1883 – 1971). Frequenta l’Accademia di Belle Arti a Roma dove ha come maestri Luigi Bazzani per la scenografia ed Ettore Ferrari per il disegno. La sua formazione artistica però è influenzata soprattutto da Alessandro Morani, insegnante di Arte decorativa al Museo Artistico Industriale, dove si era iscritto ai corsi serali. In tale veste risulta tra i vincitori del concorso per la decorazione murale della Scuola del Governatorato di Roma, continuando poi per tutta la vita anche questo tipo di attività, come dimostrano le importanti commesse per la Fiera di Milano e le Esposizioni Granarie in varie città d’Italia.

Esordisce alla Mostra degli Amatori e Cultori del 1902 con una suggestiva veduta del Gran Sasso d’Italia. Entra a far parte del “Gruppo dei XXV”con il nomignolo di “ragno ciancone”, subentrando poi a Carlandi nella funzione di segretario (guitto), quando quest’ultimo dopo la morte di Coleman (1911) fu chiamato a rivestire il posto di “capoccetta”.

La vicinanza di Carlandi contribuisce ad affinare il suo cromatismo, così da stemperare a poco a poco i verdi accesi e vividi della gioventù nei gialli e nei bruni della maturità. In questo senso risulta forse decisivo un soggiorno a Parigi dal 1925 al 1928 che provoca un decisivo cambiamento cromatico della sua tavolozza.

Paesista di razza, alterna i paesaggi vasti e malinconici della Campagna Romana all’accecante luminosità del Golfo di Napoli e delle sue isole (fa due lunghi soggiorni sulla costiera amalfitana) o alle serene atmosfere delle Alpi Apuane.

Vasta anche l’attività espositiva. Oltre alle annuali rassegne degli Amatori e Cultori, dove tra l’altro il re gli compra tra il 1923 ed il ’25 tre opere (un olio, un acquarello ed un disegno), partecipa a due edizioni delle Biennali Romane (1921 e 1925), alle Quadriennali di Roma (ininterrottamente dalla I alla VI), alla Mostra Nazionale dei Grigio-verdi a Napoli (1921) ed altre importanti rassegne.

Biografia a cura di Maurizio Berri