CREMA Giovan Battista, pittore (Ferrara 1883 – Roma 1964). Dopo i primi studi classici frequenta le lezioni del pittore ferrarese A. Longanesi , quindi si trasferisce all’Accademia di Belle Arti a Napoli ove ha come maestri prima il vecchio Domenico Morelli, poi Michele Cammarano.

Nel 1903 si stabilisce definitivamente a Roma dove l’iniziale predilezione per i temi a soggetto sociale, propri della maniera napoletana, si stempera in un simbolismo a trattazione divisionista vicino agli esiti di Gaetano Previati con una tecnica mutuata dal primo Giacomo Balla. Come giustamente afferma Stefano Grandesso “Due costanti caratterizzano a livello formale la pittura di Giovanni Battista Crema: da un lato ilo naturalismo nella coerenza organica della rappresentazione e nella definizione plastica dei volumi; dall’Altro la tecnica divisionista che l’artista ferrarese non utilizzò con il rigore di uno strumento di indagine scientifica della visione, ma che per lui costituiva piuttosto una sorta di pelle della pittura con cui ampliare il contenuto evocativo e sentimentale della rappresentazione – in linea con l’esempio del conterraneo Gaetano Previati –o arricchire i valori cromatici del dipinto”.

Nel 1907 ha una personale Roma all’Associazione degli Amatori e Cultori. Sempre a Roma  partecipa anche alla grande Esposizione Internazionale del 1911 ed alle tre Biennali (1921,23 e 25).

Sono infine da ricordare i suoi straordinari reportages di guerra, esposti alla Biennale di Venezia del 1942, quando imbarcato sulle navi da guerra della Regia Marina Italiana, riuscì con sobrietà priva di accenti retorici a restituire la cronaca della vita dei marinai, come la concitata drammaticità delle azioni belliche.

Si spegne sereno nella sua Roma che sta vivendo gli irripetibili anni del boom economico.

Biografia a cura di Maurizio Berri