
Carlo Romagnoli
(Roma 1888 – Roma 1965)
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ROMAGNOLI Carlo, pittore (Roma 1888 – 1965). Frequenta la Scuola libera del nudo all’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Ettore Simonetti, dal quale apprende i primi elementi del disegno e la puntuale resa dal vero, avviandosi a quel genere di arte che doveva consacrarlo come “pittore delle anime, della vita, della luce”.
Esordisce agli “Amatori e Cultori” di Roma nel 1907 ed a partire da questa data, espone a tutte le successive edizioni annuali della rassegna sino agli inizi degli anni ’20. Alcuni dei suoi dipinti attirano l’attenzione dei XXV che lo invitano nel 1921 a far parte del loro “Gruppo”. Lo vediamo così partecipare con un bel quadro, Villa Borghese, alla prima mostra del sodalizio, allestita nel 1922 nel Palazzo delle Esposizioni all’interno dell’annuale rassegna degli “Amatori e Cultori”. Parteciperà con tre quadri, Campagna romana, Pecorai della Campagna romana e Vecchi contadini anticolani, anche alla seconda ed ultima esposizione dei XXV tenutasi alla Galleria San Marco nel 1942 su iniziativa di Cambellotti, che avrebbe segnato per sempre la fine delle domenicali gite in quella Campagna, argutamente definita da Maurizio Marini come la Taiti for de porta.
La sua versatilità gli fa trattare ugualmente bene sia il paesaggio che il nudo ed i ritratti, riuscendo particolarmente felice in questi ultimi, che lo vedono ispirarsi alla grande tradizione della ritrattistica inglese (John Lavery e Willialm Orpen). E’ tra gli assidui frequentatori di Articoli Corrado, come dimostra lo splendido Ritratto di Luisa del 1930 donato al locale Civico Museo d’Arte Moderna. Vanno ricordate le sue partecipazioni ad importanti mostre, come La Società di Belle Arti di Firenze del 1927 e la Biennale di Venezia del 1934.
Biografia a cura di Maurizio Berri
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