BERTOLLA Cesare, pittore ( Lucca 1845 – Roma 1920 ). Figlio di Giuseppe ed Eufemia Paolini si laurea in giurisprudenza a Pisa nel 1868 e l’anno seguente entra al Ministero degli Affari Esteri ove raggiunge il grado di capo sezione. Pittura, appresa da autodidatta, e caccia sono invece le sue due grandi passioni alle quali dedica tutto il suo tempo libero.

Esordisce alla Amatori e Cultori del 1875 e poco dopo diviene socio dell’Associazione Artistica Internazionale. Si diletta a ritrarre con grande sensibilità  gli aspetti più malinconici e selvaggi della Campagna romana e soprattutto delle Paludi, che scorrazza in lungo e largo in compagnia del coetaneo Calandi assai prima della costituzione del “ Gruppo ”, avendo Terracina come base. A buon diritto si può quindi considerare uno dei padri del sodalizio, come dimostrano le foto di Oreste Sgambati che lo ritraggono tra gli assidui frequentatori della saletta Omnibus al Caffè Greco.

Dai suoi paesaggi, pervasi da una sottile malinconia, traspare tutta la sua indole solitaria e romantica. Pur rientrando tra i dieci fondatori del Gruppo dei XXV presenti alla famosa cena presso la trattoria “ Il pozzo di S. Patrizio ”, non conosciamo il soprannome con il quale venne battezzato.

Ha il suo studio in via Nazionale e, a partire dal 1875, partecipa a quasi tutte le edizioni delle annuali rassegne degli Amatori e Cultori sino al 1913. Suoi quadri vengono anche esposti, due anni dopo la sua morte, alla prima grande rassegna dei XXV della Campagna Romana del 1922.

Biografia a cura di Maurizio Berri