Virgilio Simonetti
(Roma 1897 – Roma 1982)
biografia, valutazione gratuita, vendita e acquisto quadri
Parametri di valutazione delle opere di Virgilio Simonetti
Aggiudicazione record:
600 euro per un olio su tela di cm 23 x 33 nel 2014
Valori medi per dipinti ad olio:
100 – 500 euro
SIMONETTI Virgilio, pittore (Roma 1897 – 1982). Figlio primogenito di Amedeo Momo e di Ersilia Tomassoni, manifesta sin da giovanissimo una spiccata predisposizione all’arte pittorica, disegnando figurine ispirate ai films che più lo avevano colpito.
Durante una gita a Santa Marinella si cimenta nel disegno dal vero riprendendo scorci e vedute delle scogliere in piccoli studi che rivelano chiaramente il suo innato talento di paesista.
A questo stesso periodo risale la serie di disegni sui Platani della Valle del Poussin a Villa Borghese, così incisivi e spontanei da venir acquistati dal Comune di Roma.
Chiamato alle armi allo scoppio della I° Guerra Mondiale viene assegnato, come soldato semplice, al III Reggimento genio telegrafisti di stanza a Mantova ed anche al fronte continua a disegnare scene di vita al campo ed episodi bellici di grande drammaticità.
Finita la guerra comincia a frequentare lo studio del padre, dove lo nota, durante una visita al genitore, Onorato Calandi che, impressionato dalla sua abilità, lo coopta ipso facto nel “Gruppo dei XXV” soprannominandolo “la gazzella”per la sua debordante vitalità.
Oltre ai paesaggi della Campagna romana, resi sempre con lo schietto naturalismo che contraddistingueva tutti i componenti del “Gruppo”, dipinge animali, nature morte, fiori e vetrate e si difende bene anche nella figura.
Si occupa anche di scenografie teatrali, come avviene per il Teatro Valle su incarico di Veniero Colasanti. Realizza altresì soggetti religiosi e pale d’altare per la Propaganda Fide e la Pro Civitate Cristiana. Come illustratore disegna nel 1925 le tavole del dei Canti di Sardegna per la casa Ricordi e nel 1944 quelle del Libro della musica per le edizioni Sansoni di Firenze. Esegue anche tavole delle antologie per scuole superiori e disegni a colori per copertine di libri di testo e romanzi.
Nel 1928 i suoi amici pittori, Vittorio Grassi e Giordano Bruno Ferrari lo chiamano all’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani (da poco fondato), offrendogli la direzione artistica, che però rifiuta. Vi rimane ugualmente per dieci anni, come impaginatore, disegnatore e grafico, eseguendo numerose belle tavole fuori testo.
Dal 1942 al 46 affresca la villa a Tor Marangone sulla costa laziale presso Civitavecchia, meglio conosciuta come “La Repubblica dei Ragazzi”. Nel 1954 rientra nell’ufficio artistico del
Dizionario Enciclopedico Treccani come impaginatore e disegnatore rimanendovi per più di un ventennio.
Nel 1965 inizia la collaborazione con La Strenna dei Romanisti, con una serie di disegni sempre più rigidi e stilizzati rispetto alle sue opere giovanili.
Ultimo sopravvissuto dell’epopea dei XXV, continuò – fino a quando le gambe lo ressero – ad uscire da solo per l’Agro, ricordando ad uno ad uno gli amici che avevano rallegrato la sua gioventù.
Tra le esposizioni si ricordano le numerose partecipazioni agli “Amatori e Cultori” a partire dal 1916; la presenza alla I° Biennale Romana del 1921 ed alla I° Quadriennale del 1931. Nel 1922 espone alla Galleria d’Arte Italia House di Londra oltre venti disegni a seppia di soggetto romano che ottengono grande successo di critica e di pubblico.
Biografia a cura di Maurizio Berri
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