Scipione Vannutelli
(Genazzano 1834 – Roma 1894)
biografia, valutazione gratuita, vendita e acquisto quadri
Parametri di valutazione delle opere di Scipione Vannutelli
Aggiudicazione record:
14.164 euro per un olio su tela di cm 57 x 42,5 nel 1999
Valori medi per dipinti ad olio:
500 – 3.000 euro
Valori medi per opere su carta:
500 – 2.000 euro
VANNUTELLI Scipione, pittore (Genazzano 1834 – Roma 1894). Originario di una famiglia aristocratica, giunge a Roma con un bagaglio di studio formato sulla pittura purista.
Dal 1852 al 1854 è allievo di Tommaso Minardi, dal quale riceve una compiuta formazione accademica. Frequenta lo studio di Karl Wurtzinger, prima a Roma (1855) poi dal 1856 a Vienna dove questi è diventato professore all’Osterreichische Akademie. Completa la sua formazione artistica con un breve soggiorno di studio a Parigi con Ferdinand Heilbuth e compiendo viaggi in Olanda e Spagna.
Robusto disegnatore si cimenta inizialmente nella realizzazione di quadri storici e di genere. Rientrato in Italia, esordisce all’Esposizione di Firenze del 1862, dove è premiato per il dipinto Maria Stuarda regina di Scozia si avvia al patibolo (oggi a Firenze alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti), acquistato da Vittorio Emanuele II.
Nella stessa occasione espone Margherita di Valois, regina di Navarra e Passeggiata di nobili sotto il Palazzo Ducale, dipinto che viene premiato al Salon di Parigi nel 1864. La sua eclettica formazione, ben evidente nell’opera Maria Stuarda, è arricchita da citazioni tratte dalle opere dei musei, studiate durante i viaggi compiuti in Francia, Spagna ed Olanda.
Alla metà degli anni Sessanta risalgono alcuni piccoli paesaggi a olio ed acquarello che denotano una certa assonanza con l’interpretazione spirituale del paesaggio elaborata negli stessi anni da Nino Costa. E’ tra gli artisti invitati all’Esposizione Internazionale di Roma del 1883 per l’inaugurazione del Palazzo delle Esposizioni di Pio Piacentini.
Nel 1864 espone al Salon di Parigi L’Intrigo. L’opera, premiata con una medaglia, entra a far parte della collezione della principessa Mathilde di Savoia, animatrice di un salotto letterario ed artistico di cui Vannutelli è assiduo frequentatore.
Altro polo d’attrazione è Venezia, dove l’artista trascorre i mesi estivi dipingendo vedute della laguna, che, una volta tornato nello studio romano, completerà inserendovi figure di genere in abiti settecenteschi. Proprio queste scene costituiranno il soggetto più richiesto dalla clientela del gallerista parigino Goupil.
Nel 1886 espone nuovamente al Salon di Parigi, dove mostra grande interesse alla pittura en plein air di Corot. Dal 1874 al 78 ricopre la carica di presidente del Circolo Artistico Internazionale di Roma e, sempre nella capitale, è presente a partire dal 1886 alle annuali rassegne della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti.
Al periodo di innovazione stilistica e tematica legata alla ricerca di Costa, segue un ritorno alla pittura storica, come sta a dimostrare il dipinto I funerali di Giulietta Capuleti che, presentato all’esposizione di Bologna del 1883, gli vale nel 1890 un premio all’Esposizione di Belle Arti di Roma (oggi alla galleria Nazionale d’Arte Moderna).
Nel 1893, dopo essere stato membro di numerose accademie ed insignito di varie onorificenze, Vannutelli è nominato direttore della Reale Calcografia di Roma.
Biografia a cura di Maurizio Berri
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