Project Description
Vincenzo Gemito (Napoli 1852 – Napoli 1929), Giovane nudo disteso
Disegno a matita su carta di cm 32 x 40 firmato (V. Gemito) in basso al centro.
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Provenienza: Famiglia Ripandelli. L’opera è accompagnata da una foto di Vincenzo Gemito con dedica scritta a mano da Giuseppina Gemito nell’aprile 1929.
“È nello scultore napoletano Vincenzo Gemito che l’arte italiana della seconda metà del secolo scorso ha avuto il suo disegnatore più robustamente e più gustosamente plastico. […] Nel periodo della sua piena sanità mentale, egli è riuscito sempre, fosse pure in un rapido abbozzo od in un semplice profilo, a dare prova evidente e persuasiva di possedere schietto preciso ed intenso il sentimento della realtà e di sapere con intera fedeltà, nella spontaneità della posa e nell’istantaneità della mossa, la creatura umana, ignuda o vestita che sia. […]. Modellare, con euritmica eleganza di piani e con tipica efficacia di espressione, una testa, un busto od un’intera figura di uomo, di donna o di fanciullo e fare «evidente» […] La produzione di Vincenzo Gemito, presenta tanta originalità e possiede tale merito da stabilirne il primato sugli scultori ed i disegnatori italiani suoi contemporanei e da assicurargli un posto d’onore nella storia mondiale delle belle arti nel secolo decimonono”. Con queste parole, Vittorio Pica, sulle colonne della rivista «Emporium», esaltava nel 1916 il genio ed il furore creativo di Vincenzo Gemito.
È uno studio di nudo virile dalla forte carica sensuale, quello presentato in questa sede, un genere in cui sovente il grande artista napoletano si è cimentato lungo l’intero arco della sua carriera: l’interesse per l’anatomia maschile ricorre infatti in numerosi disegni a partire dal settimo decennio dell’Ottocento fino alla sua scomparsa, avvenuta alle soglie degli anni Trenta del Novecento. Ai disegni di intenso naturalismo degli anni giovanili, succede una produzione grafica che parte dallo studio dal vero per giungere, infine, ad una declinazione allegorica o religiosa del nudo.
Questo disegno si caratterizza per la velocità nell’esecuzione e per la freschezza di invenzione nella costruzione della figura ed in particolare nell’ovale del volto, incorniciato dal braccio sinistro, i riccioli scomposti appena definiti, la bocca socchiusa, vertice del languore che percorre l’intera massa corporea, modellata su una linea sinuosa, costruita a chiasmo, vertice della riflessione condotta da Gemito sulla scultura classica.