Project Description
Pietro Ruffo (Roma 1978), Il coccodrillo
Grafite e gesso su tavola di cm 53 x 177 firmato (P Ruffo) sul retro, con autentica su foto dell’artista.
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Laureato in architettura, Pietro Ruffo vive e lavora a Roma nell’ex Pastificio Cerere, famoso insediamento industriale di inizio 900 restaurato negli anni 70 da un gruppo di artisti che lo hanno trasformato in un importante laboratorio d’arte e iniziative culturali. A partire dalla modalità fisica del disegno e passando per le installazioni e i video, Ruffo si serve liberamente di numerose tecniche espressive come strumenti d’indagine che gli consentono di scansionare e sintetizzare la realtà trasformandola in una visione del mondo carica di suggestioni.
Al di fuori del suo atelier, realizza inoltre numerosi lavori site-specific in Italia e all’estero utilizzando mappature territoriali e documenti come base di studio e analisi sociale dei luoghi da rappresentare. Le sue opere non offrono una sintesi personale, bensì una visione aperta delle varie tappe del processo di ricerca. In quest’ambito partecipa a workshop sia con i bambini reduci dall’attentato del 2004 nella scuola numero 1 a Beslan che con i bambini di Sarajevo, ed elabora una proposta per un Memoriale delle vittime del World Trade Center a Ground Zero e un progetto per i pazienti dell’ospedale psichiatrico di Colmar in Francia.
Dalla fine degli anni 90 a oggi Ruffo tiene numerose mostre personali e partecipa a importanti esposizioni collettive e workshop sia in Italia che all’estero vincendo il Premio Cairo nel 2009 e il Premio New York nel 2010, e aggiudicandosi sempre nel 2010 una borsa di ricerca presso la Columbia University di New York.
Osannato dal mondo dell’arte e della critica, è ricercato dai collezionisti e sponsorizzato dal côté più raffinato e più snob dell’effimero mondo della moda. Maria Grazia Chiuri, ex direttore creativo di Valentino, lo ha scelto, nel 2015, per lo scenografico allestimento di Memorabilia, la sfilata-evento per i cinquant’anni della maison romana in piazza Mignanelli, e adesso che è passata al timone di Dior, lo ha portato anche a Parigi, facendogli creare appositamente tele e animali lignei rubati alla giungla per il suo giardino incantato a Les Invalides.
Quella presentata in questa sede è un’opera giocata sull’umorismo, un divertissement basato su un sarcastico paradosso dato dalla raffigurazione di un coccodrillo su una tavola da surf, una ironica coincidentia oppositorum che rivela l’interesse di Ruffo per il mondo animale, costantamente presente nelle opere realizzate dall’artista romano negli ultimi anni.