Project Description

Pierre Auguste Cot ( Bédarieux 1837 – Parigi 1883 ), Ofelia o La meditazione

Olio su tavola di cm 27 x 16 firmato ( P A COT ) in basso a destra.

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La figura di una fanciulla, il capo cinto da una coroncina finemente adornata di piccole gemme, lo sguardo rivolto verso l’osservatore, appena sollevato dal libriccino che tiene fra le mani, si staglia su uno sfondo monocromo che ne esalta i valori cromatici e chiaroscurali, illuminato da un bagliore di pura luce proveniente dalla parte sinistra dello spazio anonimo rappresentato. È questa la protagonista del dipinto presentato in questa sede – di cui si conosce un’altra versione di formato più grande – opera di Pierre Auguste Cot, artista che, secondo la leggenda, amava svegliarsi all’alba, per rendere sulla tela gli effetti di luce del primo mattino.

Gran parte dei lavori eseguiti dal maestro francese è costituita da ritratti, che gli valsero committenze prestigiose e gli procacciarono mecenati importanti, quantunque egli debba gran parte della sua fama ad alcuni lavori di fantasia che lo resero celebre, come “La primavera”, dove ritrae due giovani amanti che si dondolano su un’altalena, o “Il temporale”, capolavori che oggi è possibile ammirare al Metropolitan Museum of Art di New York. La tecnica compositiva di Cot agisce entro un classicismo accademico tutto particolare, dove le diverse abilità del pittore si fondono per creare lo stile perfetto, aderendo ad un rigoroso modo di dipingere, seguendo le strette regole compositive della delicatezza e del colore.

Formatosi dapprima nella Scuola di Belle arti di Tolosa, quindi a Parigi, dove fu allievo di Léon Cogniet, di Alexandre Cabanel e di William Bouguereau, Cot debutta con successo al Salon del 1863: dal 1870 in poi, proprio in virtù del primo eclatante successo parigino, la sua popolarità crebbe rapidamente, forte anche della protezione del suo maestro Bouguereau, con il quale lavorò gomito a gomito per diversi anni, e, in particolare, di quella dello scultore Francisque Duret, del quale divenne genero, dopo averne sposato la figlia.

Raggiunta una notevole popolarità alla fine degli anni Settanta, Cot divenne membro delle giurie del Salon e del Prix de Rome. Aggiudicatosi diversi premi e medaglie ai tanti concorsi ai quali prese parte, nel 1874 ottenne il massimo riconoscimento assegnabile ad un artista francese: fu infatti nominato Cavaliere della Legion d’ Onore, menzione che fu il preludio all’assegnazione della cattedra di pittura all’Académie Julian, dove ebbe come allieve, fra le altre, le pittrici americane Ellen Day Hale e Anna Elizabeth Klumpke.