Project Description
Opere inedite di Antonino Calcagnadoro da una collezione privata
“Bisognerà dunque insistere nella ricerca delle disperse pitture di Calcagnadoro, con la speranza che cresca il numero delle più meritevoli; che siano colmati i vuoti di troppi anni di vita, non lunga, è vero, ma operosissima
Il nome di Calcagnadoro è noto agli addetti ai lavori per essere stato annoverato tra gli artisti riuniti nel 1925 da Duilio Cambellotti nel gruppo romano presente alla Seconda Biennale Internazionale di Arti Decorative di Monza: autore di una lunetta dipinta nella sala del Mare, il pittore reatino vi figurava accanto ad Aleandro Terzi e Dante Ricci. Tre anni più tardi, alla scuola di via San Giacomo e alla Scuola Libera del Nudo, annessa all’Accademia di Belle Arti di Roma, Calcagnadoro ha tra i suoi allievi Mario Mafai e Alberto Zivieri, futuri protagonisti della Scuola Romana che, nei loro diari, lo ricorderanno come un insegnante instancabile nel dispensare nozioni tecniche e nel trasmettere il senso della disciplina, in una dimensione etica della pratica artistica.
Ma accanto a queste rilevanti note biografiche, la vicenda artistica di Calcagnadoro si segnala per un “verismo sociale che, a differenza del divisionista Pellizza da Volpedo, riflette una visione più quotidiana e schiettamente tipizzata della condizione degli strati più umili, una visione nella quale, accanto al vivo legame con l’esperienza esistenziale dell’autore, si rintraccia vieppiù una vena d’intenso sentimento religioso e di dolorosa rassegnazione” ( Millesimi 1989 ).
La galleria di immagini presentate qui di seguito offre una panoramica esaustiva degli interessi e dei temi iconografici prediletti dal pittore: il dramma dell’emigrazione – I profughi – , i disastri della guerra – Le madri – , il mondo rurale contadino – La morte del pastore – , i motivi di ispirazione religiosa, ispirati da una sincera ed autentica devozione per Francesco d’Assisi – Ave a te frate sole – costituiscono le tappe di un percorso artistico caratterizzato dal costante ricorso a una tavolozza bituminosa, densa, materica che talvolta non disdegna la ricerca di un cromatismo squillante.
Questo corpus di inediti di Calcagnadoro, provenienti dalla collezione Carlini – Alfredo, giornalista dello storico quotidiano socialista «Avanti!», era un intellettuale romano amico e sostenitore del pittore reatino; si veda, al riguardo, il ritratto della moglie, riportato qui sotto, pubblicato nel catalogo dedicato a Calcagnadoro, edito nel ’21 a Torino, che attesta la prossimità del pittore con la famiglia Carlini – dimostra quanto la conoscenza della pittura del maestro reatino sia utile per comprendere la totalità degli aspetti, degli sviluppi, delle deviazioni dell’arte a Roma nella prima metà del Novecento.