Project Description

Giulio Aristide Sartorio (Roma 1860 – 1932), I meticci

Olio su tela incollata su tavola di cm 37 x 49 firmato (G. A. Sartorio) e datato (MCMXXIV), situato (Haiti) e intitolato in basso a destra.

INFO: per avere maggiori informazioni

Pubblicazioni

– C. Salvi, Quadri dell’America Latina di A. G. Sartorio, “Colombo”, agosto 1926, p. 146 ill.

Giulio Artistide Sartorio (1860 – 1932). Nuovi contributi “Anni difficili 1922 – 1932”, a cura di P. Spadini, L. Djokic, Galleria Campo dei Fiori, Roma 1999, p. 62, n. 32 ill.

Sartorio 1924. Crociera della Regia Nave Italia nell’America Latina, catalogo della mostra, Roma, istituto Italo – Latino Americano, 9 dicembre 1999 – 5 febbraio 2000, p. 85, n. 106

Esposizioni

I mostra nazionale d’arte marinara, Palazzo delle Esposizioni, Roma 1926-27, p. 39, n. 4

Giulio Artistide Sartorio, The Anderson Galleries, New York 1927, s.p., n. 37

Nel 1924 Giulio Aristide Sartorio prese parte alla crociera della Regia Nave “Italia” diretta in America Latina. La nave, partita da La Spezia il 18 febbraio 1924, aveva il compito di promuovere l’artigianato e l’arte italiana nelle terre del Sudamerica; il viaggio era il risultato di una iniziativa, promossa dal Governo Italiano su suggerimento di D’Annunzio. Nell’ “esposizione galleggiante” era ben riconoscibile l’estetica dannunziana: come una sorta di Vittoriale mobile sulle acque dell’oceano, l’imbarcazione costituiva una vetrina dei risultati raggiunti dall’arte e dall’artigianato italiani. Attraverso un comunicato stampa, redatto per il giornale di Parigi “L’Italie Nouvelle”, si fissarono gli scopi della spedizione: “Dare la sensazione precisa della nostra potenzialità industriale e della rinnovata volontà spirituale e d’azione degli italiani. Riaffermare nei nostri connazionali chi vivono e operano nell’America Latina il legittimo orgoglio di sentirsi figli d’Italia”.

Giulio Aristide Sartorio

La mostra d’arte italiana venne organizzata proprio da Giulio Aristide Sartorio, il quale, durante gli otto mesi della spedizione, realizzò circa 200 dipinti, una sorta di diario di bordo visivo che documentò tutte le tappe del viaggio transoceanico. Lo spazio espositivo disponibile sulla nave non era moltissimo: l’esposizione venne infatti allestita sul ponte della seconda passeggiata. Le opere furono esposte quindi all’aperto ed erano destinate, oltre che all’esposizione, anche alla vendita: ogni volta che la Nave approdava, infatti, veniva riallestita la mostra esponendo anche altre opere stipate nei magazzini. Sartorio, oltre a selezionare le opere presentate in mostre, si occupò anche di decorare con stupendi fregi gli scaloni di prua e di poppa della grande imbarcazione.

All’interno della spedizione compiuta dalla nave Italia, il dipinto qui presentato rappresenta un documento straordinario: veicola, infatti, tutta l’emozione suscitata nella tavolozza del pittore dall’incontro con le popolazioni meticce di Haiti, il Paese dei Caraibi toccato dalla nave il 10 settembre del 1924. La raffigurazione dei piccoli abitanti autoctoni dell’area centroamericana coinvolti in un momento ludico con una scimmia e rappresentati con autentici colpi di pura luce, rappresenta una delle prove pittoriche più liriche eseguite da Sartorio nel corso dell’intera durata della crociera italiana, testimonianza del fascino esercitato dalle atmosfere esotiche sull’arte del grande pittore romano.