Project Description
Giovanni Nino Costa (Roma 1826 – Marina di Pisa 1903), L’Alba studio per Il risveglio della natura
Dipinto ad olio su tela di cm 25 x 53 firmato in basso a sinistra.
Provenienza: Reverendo Stopford Brooke (acquistato da Costa nel 1877).
Esposizioni: Wolverhampton, Art and Industrial Exhibition, 1902, n. 78.
Pubblicazioni: The Athenaeum ( Grosvenor Gallery Exhibition),1879,n.2689 (p.607); G.Fleming, Notes on a collection of pictures by Prof. G. Costa, cat Fine Arts Society, Londra 1882, pp20-21; O.R.Agresti, Giovanni Costa, His life, Works and Time, Londra 1904; Nino Costa e i suoi amici inglesi, Milano, Circolo della Stampa 1982 a cura Studio Paul Nicholls; A.Schmidt, Nino Costa (1826-1903) Transnational Exchange in European Landscape Painting , Silvana Editoriale Milano 2016 pag.83, foto 41 e imm. n 60.
Il nostro dipinto particolarmente importante nella produzione del pittore romano, raffigura il litorale tirrenico presso Bocca d’Arno a Marina di Pisa, foce del fiume toscano, con la cresta delle Alpi Apuane sullo sfondo.
Sulla riva del mare sulla sinistra, oltre la spiaggia semi nascosto tra i ciuffi di saracchio, Costa inserisce un fauno disteso. Come menziona Arnika Schmidt (pag. 81) la figura del fauno può essere stata ripresa da analoghi soggetti di Arnold Boecklin (1827-1901) testimoniando l profonda influenza del pittore svizzero sul giovane Costa che sempre conservava una sua opera nello studio.
Il dipinto fu acquistato dal reverendo Stopford Brooke nel 1877. In una lettera citata da O.R. Agresti e riportata da P.Nicholls, ( cat. Nino Costa e i suoi amici inglesi) il reverendo cita a proposito del quadro ‘In this gloomy norther city it will give me continual pleasure and hope to look on a picture which embodies all the poetry of Italy’
Costa vendetta nel 1896 il grande quadro ‘Il Risveglio’ alla National Gallery di Londra . Il dipinto però fu distrutto durante l’ultima guerra mondiale, ed è noto per un’incisione del dipinto senza il fauno. Il nostro dipinto si può dunque considerare il prezioso bozzetto finito per il dipinto poi perduto di Londra nel quale non compare il fauno.
Costa menziona per la prima volta il magnifico panorama delle Alpi Apuane quando ebbe modo di vederle dalla nave sulla quale si era imbarcato nel 1859 a Civitavecchia per recarsi a Genova a partecipare alla seconda guerra d’Indipendenza. Quel panorama gli rimase nel cuore e tornò varie volte in quei paraggi per dipingere.
Nel 1885 comprò una casa a Bocca d’Arno dove risiedette per lunghi periodi e dove vi morì nel 1903. Gli amici e colleghi della ‘Scuola Etrusca’ andavano a trovarlo regolarmente. George Howard, uno tra gli amici più assidui di Costa nella frequentazione della casa, comprò diversi quadri dal collega pittore con il soggetto del litorale toscano e le Alpi Apuane, uno dei quali fu ‘Bocca d’Arno’ esposto alla New Gallery di Londra nel 1889.
Costa dipinse varie volte il paesaggio toscano, oltre il nostro citiamo Tra l’estate e l’autunno, oggi a Castle Howard. Il profilo delle montagne simile a quello del nostro dipinto compare anche nel più tardo Leda col cigno del 1900.
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