Project Description
Feliks Michał Wygrzywalski (Przemyśl 1875 – 1944), Bagnante a Capri
Olio su tela di cm 50 x 68,5 firmato (F. M. Wygrzywalski) in basso a destra.
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Nato nel 1875 a Przemyśl, figlio di un ingegnere ferroviario, Wygrzywalski, dopo un periodo di formazione svolto all’Accademia di Belle Arti di Monaco sotto la guida di Johann Caspar Herterich e Carl von Marr, si trasferì a Parigi per studiare all’Académie Julian, una scuola privata che permetteva agli studenti di studiare il nudo. Dopo il soggiorno parigino, si stabilì a Roma. Nella capitale ebbe modo di studiare l’opera dei maestri italiani del Cinquecento e del Seicento come Caravaggio, Raffaello e Guercino. Dal 1907 si trasferisce in Polonia, a Leopoli; qui dipinge composizioni inspirate talvolta da Max Klinger, talvolta da Siemiradzki, nonché scene di genere e marine. Il più importante incarico pubblico che gli fu assegnato, giunto ormai al culmine del suo successo, è, senza dubbio, la decorazione, con fregi rappresentanti scene allegoriche, dell’aula della Camera di commercio e d’industria di Leopoli. Come, d’altra parte, prove significative del suo talento pittorico sono i dipinti ritenuti i suoi capolavori come “Libertà”, “Lo sciopero”, “Capri” – dove trascorse un periodo intenso, affascinato dalla luce e dai colori dell’isola – e l’autoritratto, tutti conservati nella Galleria nazionale di Leopoli.
Nel dipinto qui presentato, Wygrzywalski si cimenta in uno dei temi più ricorrenti nella sua produzione pittorica, il nudo femminile, caratterizzante una delle sue opere più celebri, “Farfalla ghiacciata” del 1901, raffigurante una fata nei panni di una fanciulla nuda in un paesaggio invernale. In questo caso, invece, è la torrida estate a fare da sfondo al dipinto, probabilmente quella che lo stesso pittore doveva aver sperimentato nel corso del suo soggiorno caprese: una bagnante sensuale, adagiata in leggera torsione su di uno scoglio sul quale si infrangono i flutti marini, si offre allo sguardo del fruitore, sorridendo al sole che le lumeggia le terga in primo piano. L’amore per il Belpaese e per le donne italiane, testimoniato da questo dipinto, è confermato anche dal matrimonio del pittore polacco con una giovane donna italiana – Rosa Imassa -, che divenne la musa per le sue composizioni pittoriche.