Project Description
Ercole Drei (Faenza 1886 – Roma 1973), Danzatrice col cerchio
Bronzo, h. cm 36. Firma incisa sulla base: “Drei”
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Per Drei il 1913, anno della realizzazione di questa scultura, è un anno cruciale: arrivato a Roma vincitore del pensionato nazionale di scultura, ha modo di entrare in contatto con il mondo dell’arte della capitale, tentando di sintetizzare esperienze diverse. La danzatrice con il cerchio viene eseguita nello stesso anno di Estasi d’amore (1913), ma se ne distacca decisamente per il gusto decorativo del passo di danza a cui viene costretta la figura femminile che volge verso una certa stilizzazione, ravvisabile soprattutto nel profilo del volto della donna e nelle mani che sorreggono il cerchio: un tributo pagato alle nuove suggestioni, cui l’artista si assoggetta volentieri, certo delle propria bravura tecnica, che gli consente di non rinnegare mai la correttezza anatomica, bene espressa nella figurina della donna, dal modellato liscio e senza errori delle lunghe gambe e della schiena flessuosa.
Con questa opera e con La Serpe (eseguita l’anno precedente a Firenze), nel 1914 Drei partecipa alla sua prima e importante mostra romana, la seconda Secessione, recensita da Mario Lago che nella critica apparsa su «La Tribuna», nota il giovane artista definendo le sue opere “figure stilizzate alla maniera secessionista, ma non senza gusto”.
Di questa piccola scultura sono noti altri due esemplari: il primo nella collezione del Museo di Taverna (RC), donato da Lia Drei e Francesco Guerrieri il 30 maggio 2002 ed esposto alla mostra “Secessioni Europee – l’onda della modernità” allestita a Palazzo Roverella a Rovigo, nel 2018; e il secondo presentato dalla galleria Francesca Antonacci nel 2005.
Scultore, pittore e disegnatore sensibilissimo, faentino di nascita ma romano di adozione, Drei è stato capace di esprimere con la medesima intensità il proprio temperamento sia nelle grandi opere eseguite per la committenza pubblica – alla città di Roma ha lasciato alcune delle sue opere più note – sia nelle piccole sculture apprezzate da amatori d’arte e destinate all’uso privato. Non va dimenticata, soprattutto nell’ambito della produzione giovanile, la realizzazione di ricercati oggetti di artigianato, forse le sue cose più notevoli, come ad esempio le numerose coppe in bronzo e in ceramica eseguite attorno agli anni Venti-Trenta. L’attività pittorica, considerata come esperienza privata, ha invece avuto inizio attorno al 1915, ponendosi all’interno della carriera dell’artista come ulteriore campo di sperimentazione.