Project Description
Conradijn Cunaeus ( Dendermonde 1828 – 1895 Nieuwer-Amstel ), I due amici
Olio su tela di cm 100 x 118 firmato in basso a destra.
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I cani, di ogni razza, sono riprodotti da Conradijn Cunaeus, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam (1844 – 49) sotto la guida del ritrattista e paesaggista olandese Nicolas Pieneman – il primo a incoraggiarlo nello studio di scene di caccia – in forma così magistrale da rendere con singolare naturalezza e vivacità, tutte le più eleganti movenze del fedele amico dell’uomo.
Cunaeus, noto soprattutto per i suoi ritratti dedicati agli amici a quattro zampe, membro, a partire dal 1850, della prestigiosa associazione di artisti olandesi riuniti ad Amsterdam “Arti et Amicitiae”, riprende un’inconografia, quella del cane, che, sin dalle prime manifestazioni artistiche dell’uomo, ha occupato un posto di rilievo nei soggetti scelti di volta in volta dagli artisti di ogni tempo: se nel passato più remoto era simbolo di fedeltà coniugale ai piedi delle regine defunte – significato allegorico rimasto in auge sino al Quattrocento, come testimoniato dallo splendido monumento funebre a Ilaria del Carretto, realizzato da Iacopo della Quercia – animale da compagnia o da caccia nel Cinquecento – come attestato dal dipinto “Le due dame veneziane” del pittore Vittore Carpaccio – nell’Ottocento, il cane assume una connotazione sempre più affettuosa in una dimensione domestica, ritratto talvolta accanto a padroncini appartenenti all’alta borghesia europea, o agli stessi pittori, come testimonia il ritratto di Giuseppe Abbati, realizzato nel 1865 da Giovanni Boldini.
Nel dipinto presentato in questa sede dal titolo “I due amici” – un altro dipinto con analoga denominazione, realizzato da Cunaeus, è conservato all’Amsterdam Museum, istituzione che annovera nelle sue collezioni alcuni fra i suoi più riusciti ritratti di cani – la ricerca artistica del pittore olandese si rivela caratterizzata da una solida conoscenza dell’anatomia e del carattere dei quadrupedi, immortalati da una tavolozza delicata, soffusa, in una scena divertente dove l’ombrellino diventa elemento di contesa, stretto fra le fauci dei due piccoli cagnolini che, nella concitazione del gioco, hanno appena rovesciato a terra un cesto di vimini, ricolmo di rose, distribuite ora, sparse, sul pavimento in primo piano. La tela, di grande formato, rappresenta una prova superlativa dell’osservazione acuta e penetrante e della tecnica altamente raffinata del pittore olandese.
Oggi, dipinti di Conradyn Cunaeus sono conservati in molte collezioni private e pubbliche: fra queste ultime, quelle del Museo di Termonde e del Museo di Amsterdam in Olanda.