Project Description

Bruno Croatto ( Trieste 1875 – Roma 1948 ), Buddha

Olio su tela di cm 84 x 71 firmato ( BRUNO CROATTO ), situato ( Roma ) e datato ( 1944 ) in basso a destra.

Bibliografia
Catalogo Bruno Croatto, a cura di D. Mugittu, Trieste 2000, p. 194, n. 110.

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La qualità della luce e la straordinaria definizione dei particolari sono gli aspetti che maggiormente sorprendono nelle nature morte realizzate da Croatto negli anni Venti e Trenta del Novecento. La critica ha messo in evidenza il suo “verismo”, punto di arrivo di un’evoluzione graduale, meditata attraverso i frequenti viaggi e lo studio della pittura italiana del Rinascimento, che lo portò ad “una sorta di moderno classicismo pittorico” ( Firmiani, 1976 ).
La chiarezza del segno, la nitidezza dei colori, la forza plastica degli oggetti induce il maestro triestino a esprimere un naturalismo puro e raffinato, un’attenzione meticolosa al dato reale. Il senso di finitezza, vivo nell’evidenza corporea delle figure dai colori brillanti, quasi smaltati, ne caratterizza le ultime opere e dimostra un’evoluzione artistica che si compie nella maturazione del suo sentire.

Bruno-Croatto

Proprio i tratti essenziali del suo ductus pittorico animano anche questa particolarissima natura morta, nella quale risulta evidente il gusto per le qualità intrinseche di materiali diversi, specificamente prescelti per le caratteristiche di lucentezza e trasparenza, e la sagace capacità nell’accostamento appropriato dei colori, armonico nel dialogo instaurato fra la statuina del giovane Buddha, altre volte utilizzato dal pittore come elemento marginale in alcuni dipinti, e il drappo sontuoso, vero e proprio fondale scenico dell’intera composizione.
Un motivo orientaleggiante quello incarnato dalla statuina, assoluta protagonista del dipinto, di certo non casuale, ma che, al contrario, testimonia lo spiccato interesse del pittore triestino per la cultura orientale, una passione che lo indusse ad assemblare una raccolta personale di oggettistica cinese, come ricorda Sibilia: «Un artista magnifico: Il suo studio è già, di per stesso, un “milieu” d’arte di tutta la più strana e più originale arte dell’estremo Oriente, dai tappeti che coprono il pavimento, dai vasi che animano i tavoli, ai gingilli che popolano le scansie, ai quadri e alle stampe che occhieggiano un po’ da per tutto. Sembra d’essere in Giappone o in Cina e se non fossero i suoi lavori e se non fosse la presenza di quest’uomo tutto nervi e tutta “verve” – dall’aspetto un pochino giapponese perché glabro ed asciutto – l’illusione sarebbe completa».
Opere di Croatto si conservano in numerose collezioni pubbliche e private europee e americane, tra le quali in Italia il Museo civico Revoltella di Trieste, la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma e la Galleria d’arte moderna di Milano.