Project Description
Antonino Calcagnadoro ( Rieti 1876 – Roma 1935 ), Profughi
Olio su cartone di cm 17 x 22 firmato e datato ( 1922 ) in basso a destra, intitolato sul retro, ove compare la dedica del pittore “All’amico Carlini perché mi conservi l’affetto, Roma 1923”.
Per ciò che concerne il tema del dipinto, si potrebbe pensare che l’artista operi con troppo ritardo sull’attualità e che soggetti di questo tipo risulterebbero più consoni al contesto e al clima culturale europeo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del nuovo secolo. Bisogna però convincersi che l’universo figurativo di Calcagnadoro resta, in tutto il corso della sua attività, autenticamente legato alla terra d’origine e a quelle specifiche realtà. Come ha notato Ines Millesimi, “non c’è compiacimento di denuncia sociale né facile gusto bozzettistico in questi dipinti, in cui forse prevale piuttosto una vena di simbolismo populista”. Del resto la vita economica di Rieti e della Sabina restava fino all’avvento del fascismo assai critica. Per gli abitanti dell’intera provincia le capacità di sussistenza erano ridotte al minimo: ancora negli anni Trenta massiccia risultava l’emigrazione periodica verso l’Agro Romano, come altrettanto consistente era l’emigrazione di molti contadini in Brasile sin dalla fine dell’Ottocento.