Filippo Anivitti
(Roma 1876 – Roma 1955)
biografia, valutazione gratuita, vendita e acquisto quadri
Parametri di valutazione delle opere di Filippo Anivitti
Aggiudicazione record:
10.943 euro per un olio su tela di cm 39 x 44 nel 1991
Valori medi per dipinti ad olio:
500 – 1.000 euro
Valori medi per opere su carta:
200 – 500 euro
ANIVITTI Filippo, pittore ( Roma 1876- Roma 1955 ), è uno degli esponenti di spicco del gruppo dei “ XXV della Campagna Romana ”. Inizia frequentando i corsi dell’Istituto di Belle Arti di Roma dal 1893 al 1899, dove ha come maestro Filippo Prosperi, titolare della cattedra di figura; in seguito si iscrive al corso serale di decorazione presso l’Istituto Artistico Industriale sotto la guida di Alessandro Morani.
Inizialmente viene influenzato dalla tecnica divisionista che lo porta ad affinare la sua sensibilità cromatica, poi, sulle orme di Morani e sotto l’influsso di Calandi, comincia a riprendere dal vero la campagna romana, dimostrando una notevole padronanza della tecnica ed una rapida quanto piacevole esecuzione, unita ad un accesa sensibilità. Queste doti gli valgono l’ingresso nel “ Gruppo dei XXV ” assieme all’appellativo di “ orso ” per il suo carattere apparentemente poco socievole.
Nel 1917 entra a far parte della Società degli Acquerellisti. I suoi soggetti preferiti sono ovviamente le ariose vedute della campagna romana e delle paludi pontine, gli scorci di Roma e quelli, diventati famosi, dell’Appia antica. La “ regina viarum ” , esplorata in ogni anfratto nei suoi angoli più suggestivi e con connotazioni sempre originali, rappresenta per il pittore un privilegiato luogo dell’anima. Superbo acquerellista ed altrettanto bravo nei pastelli, ha lasciato anche un discreto numero di quadri ad olio, specie nell’ultimo periodo quando problemi alla vista non gli consentirono più il sottile gioco delle velature, proprie dell’acquarello. Spirito versatile si è dedicato, con buoni risultati, anche alla figura ed al ritratto.
Nella seconda decade del Novecento la casa editrice Astro ha tratto dai suoi acquarelli una serie di cartoline di lusso , che ottennero un grande successo commerciale, sui più suggestivi panorami della
penisola. Partecipa ininterrottamente alle Mostre degli “ Amatori e Cultori “ dal 1900 al 1928; a varie edizioni delle mostre della Società degli Acquerellisti Romani; alla Prima Secessione Romana (1913); alla Mostra Nazionale dei Grigioverdi a Napoli (1920); alla Biennale di Venezia del 1921; a tutte le Biennali romane e alla Quadriennale del 1931. E’ infine presente ad entrambe le mostre storiche dei “XXV” (1922, 1942).
Biografia a cura di Maurizio Berri
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