Duilio Cambellotti

(Roma 1876 – Roma 1960)

biografia, valutazione gratuita, vendita e acquisto quadri

Parametri di valutazione delle opere di Duilio Cambellotti

Aggiudicazione record:
42.664 euro per un bronzo di cm 28.5 x 51 nel 2016

Valori medi per dipinti ad olio:
2.000 – 5.000 euro 

Valori medi per opere su carta:
1.000 – 2.000 euro 

CAMBELLOTTI Duilio, pittore, scultore, architetto, incisore,scenografo etc. ( Roma 1876-1960 ). Influenzato dal padre Antonio, decoratore artistico del legno, si iscrive nel 1895 al Museo Artistico Industriale ove segue il corso di Decorazione pittorica e disegno applicato alle industrie artistiche tenuto da Alessandro Morani, uno dei primi fautori in Italia delle teorie di William Morris e di Henry Van de Velde. Convinto che l’arte debba essere rivolta all’intera società coinvolgendone tutti i prodotti, Cambellotti si dedica alle arti applicate e indirizza la propria ricerca a quelle tecniche che consentono la produzione seriale di oggetti, progettati secondo un principio di funzionalità. Dal 1896 lavora come disegnatore di manifesti per lo stabilimento Cromolitografico A. Marzi di Roma realizzando marchi e disegni di testate e, dall’inizio del secolo, collabora intensamente come illustratore a numerose riviste tra cui “ Fantasio ”, assieme a Balla e Dudovich e soprattutto “Novissima” diretta da Edoardo de Fonseca, che per una decina di anni raggrupperà i personaggi più influenti dell’arte e della letteratura italiana. Si impegna anche con successo nella scenografia
( Giulio Cesare e Re Lear di Shakespeare, La nave di D’Annunzio ) e nell’illustrazione di libri ( I Castelli Romani di De Fonseca, Le Torri del Lazio di Augusto Jandolo, L’impietrito di D. Angeli, Le favole di Trilussa, Usi e costumi della Campagna romana di E. Metalli, Le mille ed una notte ed I Fioretti di San Francesco ). Contemporaneamente svolge attività di “ designer ” progettando specchi, cofanetti, cornici, spille ed una serie di lampade per la ditta Schulz di Berlino e per altre ditte francesi, tedesche, austriache ed italiane.
In un viaggio di fine Ottocento in Turchia, lavora alla decorazione del padiglione che il sultano ottomano costruisce per la visita dell’Imperatore di Germania
Tornato a Roma partecipa a diverse edizioni delle mostre degli Amatori e Cultori ( è presente nel 1902, nel 1905, ove espone una serie di medaglie, rilievi e vasi con animali, nel 1906, nel 1907 e nel 1909 ). Intanto era entrato a far parte del Gruppo dei XXV della Campagna Romana, meritandosi l’appellativo di “ torello ” per la sua robusta costituzione che gli consentiva di affrontare, senza apparente fatica,i lavori più gravosi.
Nel 1911 è tra gli organizzatori, assieme a Balla, Marcucci e Cena, della Mostra dell’Agro Romano all’interno dell’Esposizione Internazionale di Roma. Con gli stessi amici più Sibilla Aleramo si era strenuamente impegnato per alfabetizzare i poveri contadini delle paludi pontine fondando le scuole dell’Agro romano, alla cui edificazione e decorazione aveva provveduto in prima persona.
A partire dal 1908 collabora alla rivista La Casa, che divulga in Italia le nuove idee architettoniche dei modernisti catalani. Nel 1912 partecipa con V. Grassi U: Bottazzi e C. Picchiarini alla Prima Mostra della Vetrata a Roma. Tra il 1914 ed il ‘18 progetta alcune vetrate per la Casina delle Civette a Villa Torlonia. Tra il 1920 ed il ’21 realizza il monumento ai Caduti di Terracina. Dal 1923 al ’27 partecipa a tre edizioni della Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza. Nel 1931 lavora alla decorazione del Palazzo dell’Acquedotto Pugliese a Bari e nel 1934 esegue gli affreschi nella sala della Prefettura di Latina ( il grande ciclo pittorico La conquista della terra, lungo ben trenta metri ).
Nel 1930 era stato nominato Accademico di San Luca.
Apprezzato soprattutto come scultore, plasma temi tratti dall’osservazione della vita degli abitanti delle paludi, trasfigurati in senso ideale-mistico, usando indifferentemente creta, legno bronzo,marmo. Molto ricercata è la serie dei suoi vasi. Come pittore ha lasciato pochi oli, ma uno svariato numero di acquarelli, tempere, disegni, chine e soprattutto xilografie, molto ricercate dai collezionisti. Si è dedicato, con perizia ed abilità a tutte le arti applicate.

Biografia a cura di Maurizio Berri

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