Ercole Drei
(Faenza 1886 – Roma 1973)
valutazione, vendita e acquisto sculture
Parametri di valutazione delle sculture di Ercole Drei
Aggiudicazione record:
29.000 I calciatori (1929) h cm 110 nel 2009
Valori per dipinti e sculture di dimensione media databili tra il 1910 e il 1940:
3.000 – 8.000 euro
Valori medi per opere minori o eseguite dagli anni’50 in poi:
1.000 – 3.000 euro
Biografia: Drei Ercole (Faenza 1886 – Roma 1973), è stato sia scultore che pittore.
Ercole Drei inizia lo studio del disegno e della scultura sotto la guida di A. Berti presso la scuola di arti e mestieri “T. Minardi” a Faenza accanto a D. Baccarini, F. Nonni, G. Ugonia, G. Guerrini, R. Gatti. A vent’anni si iscrive all’Accademia di belle arti di Firenze, frequentando i corsi di scultura di A. Rivalta. Qui conosce Giovanni Fattori, di cui esegue nel 1907 un busto (Livorno, Pinacoteca).
Nel 1912 partecipa alla Biennale di Venezia e l’anno seguente vince il Pensionato artistico nazionale di scultura presso l’Accademia di belle arti di Roma. Nel 1914 e 1915 espone a due edizioni della Secessione romana.
Dopo la guerra, la sua attività riprende intensa, orientandosi presto verso la scultura monumentale: nel 1921 esegue il monumento a Nazario Sauro a Ravenna e il gruppo L’insurrezione per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma. Del 1924 è il gruppo scultoreo di destra sul frontone del palazzo dei Beni stabili (già Banca naz. di credito) a piazza Colonna a Roma, raffigurante Il lavoro e il risparmio (tuttora esistente, i bozzetti, in coll. priv., sono ripr. in E. D., 1986, p. 91, n. 58).
A questa produzione, di taglio monumentale ed accademico, si affiancano sculture e ritratti di carattere più intimo, destinati all’intensa attività espositiva nell’ambito delle biennali di Venezia e Roma, delle mostre romane degli Amatori e cultori e delle rassegne di arte italiana all’estero (Buenos Aires, 1923, Barcellona, 1929).
L’attività pittorica, considerata dal D. soprattutto come esperienza privata, ebbe inizio attorno al 1915 nel clima artistico romano. Nel giugno 1923 espose alla galleria d’arte Bragaglia a Roma e nel 1926 alla prima mostra d’arte del Novecento italiano, a Milano. Nel 1927 gli venne assegnata la cattedra di scultura all’accademia di belle arti di Bologna, che terrà per i trent’anni successivi, ricoprendo, dal 1952 al 1957, l’incarico di direttore.
La prima personale viene presentata presso l’Associazione artistica di Roma nel 1930, inaugurando un lungo periodo di successi e premi come quello ottenuto alla III Quadriennale romana (1939).
Dopo la guerra l’attività proseguì intensa. Le mostre più notevoli si tennero a Bologna al Circolo artistico nel 1950, alla galleria S. Marco di Roma nel 1959, all’Accademia di S. Luca nel 1967 e nel 1971 alla galleria Pinacoteca di Roma.
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