Dante Ricci

(Serra San Quirico 1879 – Roma 1957)

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Parametri di valutazione delle opere di Dante Ricci

Aggiudicazione record:
13.000 euro per un olio su tela di cm 122 x 2010 nel 2002

Valori medi per dipinti ad olio:
500 – 2.000 euro 

Valori medi per opere su carta:
200 – 500 euro 

RICCI Dante, pittore e incisore. (Serra San Quirico 1879 – Roma 1957). Figlio di Daniele, medico condotto e Teonilla Diana (una delle famiglie più antiche di Aquasparta), rimane orfano ben presto di entrambi i genitori. Viene nominato suo tutore il conte Montani, marito della sorella della madre, che gli fa proseguire gli studi artistici nel Collegio di Rieti in compagnia di un altro studente molto bravo, di qualche anno più anziano: Antonino Calcagnadoro. Insieme a quest’ultimo si trasferisce all’Istituto di Belle Arti a Roma, sotto la guida di Prosperi e Querci.

Insoddisfatto dell’insegnamento accademico interrompe gli studi e, incoraggiato da Onorato Calandi, del quale subisce il fascino, comincia a studiare “dal vero”, sedotto dall’amore per la Campagna Romana e per Terracina, che diventerà il campo prediletto delle sue escursioni pittoriche.
Entra ben presto a far parte, con il soprannome “furetto” del “Gruppo dei XXV” e diventa anche membro della Società degli Acquerellisti Romani. Nel 1913 viene prescelto dal re, Vittorio Emanuele III, come insegnante di pittura dei principi reali Umberto, Jolanda, Mafalda e Giovanni di Savoia, incarico che porterà avanti sino al 1934.
Nel 1921 entra a far parte del GRIA (Gruppo Romano Incisori ed Artisti) sotto la presidenza del Sovrintendente F. Hermanin. Nel 1928 dipinge una serie di grandi pannelli per la Federazione degli Agricoltori di Latina volti a celebrare la bonifica delle paludi pontine, che riscuotono unanimi consensi.
Partecipa alle più importanti mostre sia nazionali che internazionali. Tra quest’ultime vanno ricordate l’Esposizione di Pietroburgo del 1903, quella di St: Louis del 1904, il Saloon di Parigi del 1908 e l’Esposizione di Boston del 1910. In ambito nazionale, oltre alle annuali partecipazioni agli “Amatori e Cultori” tra il 1899 ed il 1928, vanno ricordate le ininterrotte presenze alle Biennali Veneziane dal 1905 al 1916, l’Esposizione Universale di Roma del 1911 e le Secessioni Romane del 1913, 14 e 15.
Nel 1931 presiede il concorso indetto dalla regina sul tema della guerra e, per l’eccellente lavoro eseguito, riceve come riconoscimento una medaglia d’oro. Nel 1934 il Museo di Roma gli allestisce una personale, organizzata dal principe di Belmonte allora direttore, che viene molto apprezzata dal re. Nel 1937 espone ancora una volta negli Stati Uniti, prima a New York e poi a Boston.
Pittore di notevole successo commerciale (difficilmente i suoi quadri tornavano invenduti dalle esposizioni), ebbe perfino un dipinto, Via dell’Impero, comprato da Hitler in occasione della sua visita a Roma del 1938. Nello stesso anno eredita la proprietà Diana ad Acquasparta e comincia a soggiornare sempre più frequentemente in questa ridente cittadina, allestendo una casa-studio proprio nella Torre Diana al centro del paese.

Biografia a cura di Maurizio Berri

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