Cesare Mariani

(Roma 1826 – Roma 1901)

biografia, valutazione gratuita, vendita e acquisto quadri

Parametri di valutazione delle opere di Cesare Mariani

Aggiudicazione record:
21.000 euro per un olio su tela di cm 52,5 x 52,5 nel 2004

Valori medi per dipinti ad olio:
1.000 – 3.000 euro 

Valori medi per opere su carta:
200 – 500 euro 

MARIANI Cesare, pittore (Roma 1826 – 1901). Sviluppa assai precocemente la passione per la pittura, tanto da risultare nel 1837 alunno dell’Accademia di San Luca. La sua formazione avviene però in modo assai personale, frequentando tra il 1842 ed il 1850 lo studio del pittore Tommaso Minardi dal quale apprende la difficile tecnica dell’affresco. Grazie alla felicissima vena di disegnatore ottiene intanto un notevole successo commerciale vendendo agli stranieri quadretti di genere, così da poter acquistare uno studio tutto suo in Palazzo Dovinzielli al celebre n.33 di via Margutta.

Esordisce alla Promotrice di Roma nel 1850 e nel 1851 ottiene il primo grande successo con l’invio di un quadro all’esposizione Universale di Londra.

Con le quattro storie della vita di San Paolo, dipinte tra il 1857 ed il 1860 nella navata maggiore della Basilica Ostiense inizia la copiosa produzione pubblica di quest’artista, destinato a diventare il più grande frescante religioso della seconda metà dell’Ottocento. A fine carriera saranno sedici i cicli decorativi dipinte da Mariani per le chiese, dei quali tre soltanto in località fuori dell’Urbe (Montefalco, Teramo e Ascoli Piceno) e ben tredici dentro Roma. La sua attività inizia sotto il pontificato di Pio IX, proseguendo senza interruzioni di rilievo sino alla fine del secolo sotto il pontificato di Leone XIII, il quale peraltro aveva rallentato il furore innovativo del predecessore.

Nel 1860 completa gli affreschi di Santa Maria in Ponticelli; nel 1861 decora Santa Maria in Aquiro con storie ispirate alla vita della Vergine e partecipa all’Esposizione Nazionale di Firenze con tre quadri (Una lezione di musica, L’indovina e L’astrologa in atto di indovinare), tutti e tre subito venduti. L’anno dopo invia Carità di una pia signora all’Esposizione Internazionale di Londra.

Nel 1863 sposa la pittrice Virginia Barlocci, vedova del pittore Bernardino Riccardi e a settembre dello stesso anno viene nominato Accademico di merito della San Luca. Nel 1865 nasce il figlio Lucio e nel 1867 finita l’intera decorazione della chiesa di S. Lucia del Gonfalone, viene chiamato ad affrescare a Montefalco la chiesa di S: Maria Auxilium Christianorum.

Dopo la tragica morte di Cesare Fracassini viene prescelto per proseguire la decorazione della Basilica di S. Lorenzo, ove dipinge Il martirio di Santo Stefano e Santo Stefano portato al sepolcro, entrambi distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Anche il “cursus honorum” va di pari passo con l’importanza crescente delle commissioni conferitegli: il 24 maggio 1870 Pio IX gli conferisce l’ordine di cavaliere di San Gregorio Magno; il 24 novembre dello stesso anno viene eletto consigliere comunale (carica confermata ininterrottamente sino al 1884), mentre il 30 luglio 1871 è Vittorio Emanuele II a ordinarlo cavaliere della Corona d’Italia; nel 1873 è membro della giuria dell’Esposizione Universale di Vienna e infine dal1888 al 1890 ricopre la carica di Presidente dell’Accademia di San Luca. Nel frattempo non era rimasto inoperoso. Nel ’70 affresca la cappella di San Matteo in S. Stefano del Cacco, subito dopo tocca a Santa Maria di Loreto con una serie di dipinti in onore della Madonna culminanti nella cupola affrescata con Angeli, Santi, Sibille e Profeti. Nel 1872 affresca una Santa Brigida in Santa Maria in Trastevere e tra il ’75 ed il ’76 lavora alla decorazione di San Salvatore in Onda affrescando una cappella dedicata alla Madonna. Nel 1878 vince la prima grande commissione pubblica del regno, aggiudicandosi il concorso per la decorazione della Gran Sala del Consiglio (Sala Maggiore) del Palazzo delle Finanze a Roma, dove in un solo anno affrescherà l’intero soffitto con delle legge dove compaiono i personaggi che hanno dato lustro all’Italia nel corso dei secoli.

L’ultima grande opera è la decorazione della Cattedrale di Ascoli Piceno, dedicata a San Emidio, eseguita tra il 1884 ed il 1891. Gli affreschi coprono tutto il soffitto della navata centrale e l’intero abside ove dipinge episodi della vita del Santo. Prima di morire si cimenta anche nella veste di architetto costruendo la chiesa di S. Maria delle Grazie a Teramo (1891-1897).

Biografia a cura di Maurizio Berri

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