Achille Vertunni
(Napoli 1826 – Roma 1897)
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Parametri di valutazione delle opere di Achille Vertunni
Aggiudicazione record:
27.612 euro per un olio su tela di cm 95 x 76 nel 1991
Valori medi per dipinti ad olio:
500 – 5.000 euro
Valori medi per opere su carta:
200 – 500 euro
VERTUNNI Achille, pittore (Napoli 1826 – Roma 1897). Studia all’Accademia di Napoli presso la Scuola di Paesaggio diretta da Gabriele Smargiassi, esordendo, con il dipinto Paesaggio di composizione, premiato ex aequo con Nicola Palazzi, alla Mostra Borbonica del 1851.
Fervente patriota, prende parte ai moti antiborbonici del 1848 assieme a Domenico Morelli e Pasquale Villari e, arrestato, sfugge miracolosamente alla fucilazione.
Nel 1853 si trasferisce a Roma, alternando l’interesse per i soggetti storici a quello per il paesaggio puro. Partecipa con costanza alle annuali rassegne degli “Amatori e Cultori”: nel 1856 espone Una villanella intenta a far legna, Un salice nelle acque alle sponde di uno stagno e due Vedute; nel 1857 Paludi presso Astura, Una veduta del lago di Nemi, Una veduta della foce del Tevere e Una veduta presso Posillipo.
Nel 1859 presenta due dipinti a Napoli, Campagna romana con gli acquedotti di Claudio e Pia de’ Tolomei-paesaggio di composizione, entrambi apprezzati dalla critica per l’impareggiabile “imitazione di natura”.
All’esposizione di Firenze del 1861 invia Paludi pontine (oggi alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino) e Campagna romana, che segnano il definitivo distacco dalla pittura di storia a favore delle romantiche e malinconiche distese dell’Agro romano, che, oltre a costituire da questo momento la caratteristica cifra stilistica dell’artista, saranno uno dei motivi più apprezzati da parte dei collezionisti.
Partecipa attivamente alla vita artistica romana; il suo studio di via Margutta, 53, arredato secondo il gusto del salotto-atelier, è frequentato da pittori, critici e collezionisti. Nel 1871 è presente alla mostra dell’Associazione Artistica Internazionale e poi, sempre agli inizi degli anni ’70, compie un viaggio in Egitto dal quale riporta una numerosa serie di vedute (vedi Paesaggio orientale oggi alla Galleria d’Arte Moderna di Milano).
Le opere esposte all’Esposizione Internazionale di Roma del 1883 vengono lodate da F. Netti per “la pittura solida, potentemente colorita”. Continua ad apparire regolarmente alle rassegne romane sino al 1890.
Biografia a cura di Maurizio Berri
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